Il centro antico del paese è costituito dalla "Fratta", il primitivo borgo dell'antica Cripta la cui esistenza è già attestata in un documento del 1176'.
Si tratta di una serie di caratteristiche unità abitative, limitate al primo piano, con muri perimetrali privi d'intonaco ma di spessore considerevole, formati da pietre calcaree di diversa pezzatura miste a malta e ciottoli fluviali.
L'interno è costituito da unico ambiente non più grande di 30 metri quadrati, privo di luce e di servizi igienici, ma fornito di un camino di modeste dimensioni usato in passato anche come postazione da cucina.
La porta d'ingresso, con architrave in legno o in pietra scolpita, è sempre preceduta da una rampa di scala in muratura esterna, a cui si accede dal piano delle stradine acciottolate che ancora attraversano, anche con considerevoli dislivelli, il nucleo urbano medievale oggi completamente disabitato.
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[Grottaminarda. Storia, arte, immagini - Giampiero Galasso - De Angelis Editore]
All'incrocio di Via Minichiello con il Corso Vittorio Veneto è una fontana pubblica a coppa, di forma ovale, in pietra scolpita e levigata, installata nel 1875 su progetto dell'ingegnere arianese Raffaele d'Agostino.
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[Grottaminarda. Storia, arte, immagini - Giampiero Galasso - De Angelis Editore]
Da vedere, inoltre, il Monumento ai Caduti in piazza Vittoria, gli archi in muratura pertinenti l'antico chiostro porticato del Convento dei Carmelitani nella Villa Comunale, la Cappella di San Antonio in Corso Vittorio Veneto.
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[Grottaminarda. Storia, arte, immagini - Giampiero Galasso - De Angelis Editore]
In località Palombara si trova una masseria con torre colombaia il cui impianto originario risale forse alla fine del Settecento.
Si tratta di una tipologia d'edificio molto ricorrente in territorio irpino tra gli inizi del XVII e la prima metà del XVIII secolo.
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[Grottaminarda. Storia, arte, immagini - Giampiero Galasso - De Angelis Editore]
Ricostruita integralmente lungo il Corso Vittorio Veneto è anche l'antica Chiesa del Rosario, distrutta dal sisma del 1980.
L'edificio di culto, il cui impianto originario risale al XVI secolo, ha una sola navata interna ed una semplice facciata a capanna con sopra il portale lapideo una nicchia ornata da piastrelle maiolicate policrome raffiguranti la Madonna del Rosario.
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[Grottaminarda. Storia, arte, immagini - Giampiero Galasso - De Angelis Editore]
A pochi metri dall'antica dogana, in Piazza Vittoria, è il moderno Palazzo degli Uffici, realizzato nel decennio scorso su progetto dell'architetto Paolo Portoghesi.
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[Grottaminarda. Storia, arte, immagini - Giampiero Galasso - De Angelis Editore]